Soundgarden, parte la controffensiva legale per gli inediti postumi
E' ormai completamente in mano agli avvocati il destino delle ultime registrazioni effettuate da Chris Cornell con i Soundgarden: al procedimento legale depositato dalla vedova del frontman del gruppo di "Badmotorfinger" lo scorso dicembre per impedire agli elementi superstiti della band di ultimare - in vista di un'eventuale pubblicazione - il materiale registrato prima della scomparsa del cantante di Seattle, si è opposta negli ultimi giorni una contro-causa avviata da Kim Thayil, Matt Cameron, Ben Shepherd e il manager della formazione Rit Venerus per "sbloccare" la disponibilità delle ultime take fissate su nastro da Cornell prima della sua tragica fine.
Nel documento presentato presso il tribunale di Seattle si sostiene che le registrazioni siano state effettuate ben prima del 2017, anno della morte di Cornell, e che - pertanto - si riferiscano a un progetto già avviato (e anticipato dagli stessi Cornell e Thayil in alcune interviste rilasciate all'epoca) molto prima della morte del frontman. A sostegno della propria tesi gli ex compagni di gruppo del cantante di "Spoonman" hanno portato scambi di email e di file che testimonierebbero come il progetto discografico fosse relativo a una pubblicazione dei Soundgarden, e non a una eventuale uscita solista di Cornell, come invece sostenuto da Vicky.
Anche su possibili manovre per veicolare a proprio vantaggio la ripartizione dei diritti d'autore del materiale inedito Thayil e compagni negano ogni addebito, sostenendo come le quote di royalties siano ancora da stabilire - in base, ovviamente, al contributo fornito da ciascun elemento alla scrittura del materiale - e non stabilite a prescindere, prima ancora del deposito dei brani.
"Ovviamente non siamo d'accordo con la descrizione palesemente errata degli eventi fornita dalla band, e sosteniamo i fatti veritieri esposti nella nostra denuncia", ha commentato, come riferito da UCR, Marty Singer, legale della vedova Cornell: "E' deludente che gli ex membri della band di Chris stiano cercando di contaminare la sua eredità lanciando false accuse, continuando a trattenere considerevoli somme di denaro alla sua vedova e ai suoi figli minorenni - usando oltretutto questi stessi fondi per pagare le proprie spese legali. Il problema, in questo caso, non è chi ha scritto le canzoni, ma piuttosto chi possiede le registrazioni specifiche fatte esclusivamente da Chris mentre risiedeva in Florida".
Il riferimento al Sunshine State non è affatto casuale, perché concerne un aspetto dirimente della causa legale, ovvero quello del foro competente a deliberare: il procedimento è stato depositato dalla band a Seattle, città d'origine del gruppo, mentre la causa di Vicky è stata inoltrata presso una corte della Florida, dove la famiglia di Cornell risiedeva al tempo della sua morte.
Al momento i master delle registrazioni sono in possesso di Vicky Cornell, che ne ha impedito l'accesso agli ex compagni di gruppo del marito scomparso.